mercoledì 14 marzo 2012

Giallo come .....


 La natura usa il giallo più di rado
che ogni altra tinta.
Tutto per i tramonti lo riserva
è prodiga, invece, di blu

Come una donna abbonda di scarlatto-
ma sceglie il giallo solo raramente
e con molta cautela lo misura
come un innamorato le parole.

Emily Dickinson
 
E, invece, questo prezioso anticipo di primavera è giallo ....

....come le primule che ridono sulle balze  dietro la nostra casa,

.....come il nuovo componente della nostra famiglia,
 
.... come  i dorati narcisi  fitti come le stelle,

..... come la mimosa effimera che abbiamo appena piantato nel prato,

....come l’alba di lunedì,

..... come i limoni che mi ha regalato mia cognata.

Nota a piè di pagina n. 1: con tutto quello che si poteva preparare con questi biologicissimi limoni, ho scelto la più banale delle preparazioni, il limoncello,  perchè non l'avevo mai preparato in vita mia. Per la ricetta (che non scrivo nemmeno) ho seguito le indicazioni della mamma di mia cognata, una  signora minuta, cordiale, piena di entusiasmo e solare come questi  limoni che ha portatodal suo paese in provincia di Salerno.

domenica 4 marzo 2012

La dispensa semivuota


 L' orario d’ufficio mal congegnato, il sabato spesso lavorativo,  il fatto che il mercato si tenga solo il giovedì mattino e levi le tende nello stesso momento in cui io timbro l’uscita per la pausa, il fatto di abitare in un microcospico paese con unico (tanto caro quanto sfornito) negozio,  un complesso intreccio di esigenze familiari sulle quali sorvolo, mi rendono difficile essere una brava casalinga che  fa la spesa settimanalmente: io sono tra quelle che fanno la spesa una volta al mese, al supermercato per di più, nell'unico sabato libero, affidando le emergenze a mio padre che – essendo ormai in pensione – può invece permettersi di scegliere non solo il giorno, sulla base delle necessità, ma anche l’ora in cui fare la spesa, rifornendo il mio frigorifero dei prodotti freschi necessari per non  ammalarsi di scorbuto.
Fare la spesa mensile  diventa quindi una sorta di safari in grande stile ed è un’avventura che mi piace in quasi tutte le sue fasi: verifico che cosa manca in dispensa scendendo magari di primo mattino tra il lusco e il brusco nel ripostiglio per vedere se c’è ancora caffè o zucchero, stendo la lista dei generi di prima necessità, aggiungo  - dopo avere sfogliato le riviste di cucina che si alternano al quotidiano del giorno prima di fianco alla tazza della colazione - l’elenco degli ingredienti particolari che mi servono per  preparare un  piatto speciale o per qualche esperimento, mi lascio poi tentare da una verdura mai provata,  mi sdilinquisco quando arriva la stagione dei fiori di zucca o quando trovo nel banco del pesce le sarde, che mio padre non mi comprerebbe mai perchè le  detesta, ma che noi adoriamo, cerco  - tra un vino e un formaggio - i sapori e i profumi delle vacanze, faccio una puntatine al reparto casalinghi per  corteggiare una tortiera o una serie di formine per biscotti , valuto se mi merito la follia di un mazzo di fiori colorati o se è più opportuna e saggia la scelta di una piantina di erbe aromatiche. Salto a piè pari gli scaffali di sughi e salse pronte, ma mi perdo tra te e tisane e esamino con attenzione la zona riservata alle farine, per addentrarmi ulteriormente nel mondo della panificazione casalinga, mentre mio marito si lascia sedurre dai formaggi e la Pulce sceglie i formati della pasta.
Pianificare e acquistare per un mese anche i soli ingredienti base e quantodi fresco può essere preparato, trasfomato, porzionato e congelato, comporta però che  quando arrivo alla cassa  il  contenuto del carrello  faccia supporre che io abbia un’intera tribù da mantenere  e che la Pulce sia l’ultimo dei numerosi rampolli e qui finisce il piacere della spesa, non tanto per l’importo della strisciata della carta di credito (tutto in un botto o un po’ per volta non fa differenza, anzi…), ma mi sento sempre in imbarazzo di fronte allo sguardo sconcertato della  cassiera (e mi domando quale reazione abbia la stessa cassiera di fronte al carrello della mia amica S. che ha veramente 4 figli maschi dai 20 ai 13 anni, più un adeguato marito). Se poi colgo con la coda dell’occhio il sopracciglio alzato della signora bon ton che, composta e ordinata con pochi, raffinati acquisti nel cestino, segue nella fila e sospira impaziente, io perdo tutta la mia calma e la mia già scarsa sicurezza. Cercando di essere il più veloce possibile accumulo, ammonticchio, impilo  tutta la mia spesa sul nastro trasportatore; se un codice a barre è raggrinzito ed illeggibile o una confezione è danneggiata  rifiuto la sostituzione che la commessa mi offre , pur di non rallentare la coda, e lascio perdere, salutando mentalmente la ricetta a cui  quell’ingrediente era destinato.
Guadagnare l’uscita, dopo aver pagato è un momento di sollievo, fino all’altro momento critico successivo, ovvero stivare tutto nel bagaglio: io a questo punto vorrei un maggiordomo, che mi insacchetta tutto per bene, che distribuisce con cura i vari articoli nelle borse e nelle scatole che  - previdenti – abbiamo già messo nel bagagliaio.
La fase successiva  - ovvero il trasporto  alla cucina - è invece compito di mio marito, che è più razionale e metodico di me e, senza farsi prendere dall’ansia dello scaricatore, già seleziona cosa si può lasciare in cantina e cosa portare in casa; perde la calma solo se il ritorno avviene – come capita a volte - sotto l’acqua perchè la scala è esterna e salire e scendere senza ombrello, con uno scatolone tra le braccia non  è piacevole.
Finalmente, con la cucina invasa dalle provviste, io ritorno padrona di me stessa e, metodica anch’io, riordino, con la Pulce,  che – una volta tanto obbediente - si diverte a smistare secondo le mie indicazioni: porta il sapone il sapone e la schiuma da barba in bagno, mette in una borsa quello che abbiamo comprato su commissione della nonna (ecco, alla signora bon ton devo dire questo: parte della spesa è di mia suocera), in uno scatolone quello che si può portare in cantina.....
Fino a che, con la cucina tornata abitabile,  gli scaffali in ordine e il frigorifero non più malinconicamente vuoto, posso prendere in mano la ricetta prescelta, ripassarla velocemente e mettermi quanto prima ai fornelli.
Per un paio di settimane  mi destreggio tra qualche esperimento, qualche piatto forte della cucina tradizionale, preparato in dose abbondante in modo da congelare in vista di rientri serali a orari  poco consoni a spadellamenti complessi, poi, per forza di cose, quando nella dispensa  rimangono solo gli  ingredienti base, torno a ricette collaudate, e semplici,  che non per questo sono meno apprezzate, come questo rapido condimento per la pasta.

SUGO FUNGHI E CARCIOFI

INGREDIENTI
2 carciofi
20 grammi di funghi porcini secchi
1 spicchio d'agli
olio, sale e pepe

PROCEDIMENTO
Mettere a bagno i funghi secchi; pulire accuratamente i carciofie tagliarli a spicchi e poi a fettine sottili, metterli in padella con olio e lo spicchio d'aglio (schiacciato dice la ricetta, io lo lascio intero) e far cuocere per una decina di minuti.
Nel frattempo pulire i funghi, spezzattare quelli più grandi e aggiungerli ai carciofi, continuando la cottura, aggiungendo un po'acqua e aggiustando di sale.
Cuocere la pasta, scolarla e  versarla nella padella del condimento, aggiungendo un po' d'olio; mescolare bene e servire caldo.

Nota a piè di pagina n.1: La spesa è meno ingombrante d'estate, quando l'orto  della nonna è in piena produzione, ma adesso,che anche l'ultima verza è stata raccolta, la verdura non può essere "kilometro zero".

Nota a piè di pagina n.2: Il pomeriggio dopo la spesa si trascorre in cucina a sfilettare, pulire,porizionare tutto quello che può essere conglato, con l'indispensabile aiuto di tanta musica, ma qusta è un'altra storia

Nota a piè di pagina n. 3: La zia Paola, che aveva insegnato questa ricetta a mia madre, condiva alla fine la pasta con un cucchiaio d'olio nel quale era stato fatto imbiondire uno spicchio d'aglio tritato: v da sè che la vita sociale ne risente ...


Nota a piè di pagina n.4: non preoccupatevi, la saga dei carciofi è finita!