Per fare un prato occorrono un trifoglio ed un’ ape -
un trifoglio ed un'ape
e il sogno.
Il sogno può bastare
se le api sono poche.
Emily Dickinson
Dopo il precedente fine settimana trascorso tra rulli e pennelli, scale da imbianchino e scatoloni di libri, dopo un susseguirsi di serate dedicate a ridare alla nostra casa fresca di bucato, un'apparenza di ordine, dopo un sabato trascorso avvolta nel vapore del ferro da stiro, sognavo una domenica di sole e di azzuro e un pranzo all'aperto, invece fin dal mattino il cielo è stato imbronciato. Io però ormai mi ero affezionata al mio sogno, quindi niente pic nic sul prato, ma intorno al tavolo e in mancanza delle api, qualche coccinella .....
Torta alle ciligie
Ingredienti
per la pasta
250 grammi di farina
2 uova
130 grammi di burro
15 grammi di zucchero
2 cucchiaini da caffè di lievito di birra secco
(un po' più di mezzo cubetto di lievito fresco)
4 cucchiai di latte tiepido
1 pizzico di sale
per il ripieno
350 grammi di ciliegie
2 uova
120 grammi di zucchero
150 grammi di latte
200 grammi di ricotta
1 stecca di vaniglia
3 cucchiai di farina
Procedimento
Sciogliere il lievito di birra nel latte tiepido con un pizzico di zucchero; copriere e lasciar riposare in un posto riparato per una decina di minuti.
In una tazza sbattere energicamente le uova; in una terrina mescolare la farina col sale e lo zucchero; versare al centro le uova sbattute e la miscela di latte e lievito; mescolare e unire il burro ammobidito; impastare fino ad ottnere una pasta liscia, lucida ed elastica, aggiungendo eventualmente un po' di farina. Coprire con un canovaccio e lasciar lievitare per un paio d'ore circa (o comunque fino a che è raddoppiata di volume).
Portare fino al punto di ebollizione il latte con la stecca di vaniglia e lasciar poi raffreddare.Montare le uova con lo zucchero fino ad ottenere una crema giallo chiaro, unire la ricotta e amalgamare bene e, infine, aggiungere il latte (dopo aver tolto la stecca di vaniglia) e la farina setacciata.
Stendere la pasta nella tortiera imburrata e cosparsa di pan grattato, facendo in modo che la pasta rivesta i bordi della tortiera stessa; versare la crema e distribuirvi le ciliegie (snocciolate se si ha pazienza, altrimenti intere, avendo l'accortezza di informare i commensali che c'è il nocciolo!).
Infornare a 200° per i primi 20 minuti, poi abbassare a 160° - 180° (dipende dal forno) e lasciar cuocere ancora un buon tre quarti d'ora.
Nota a piè di pagina n. 1: La torta, che a me piace molto per la cremosità ed il profumo della
pasta lievitata che si mescola a quello della vaniglia, nella ricetta
originale è molto più .....ricca. Io semplifico, da un lato per facilitarmi la
vita e, dall'altro, per evitare che il girovita si allarghi
oltre misura: la ricotta infatti dovrebbe essere panna, il burro dovrebbe essere quasi 2 etti, le uova del ripieno dovrebbero essere tre e il ripieno stesso dovrebbe essere preparato come una crema pasticciera .......
Nota a piè di pagina n. 2: non cercate di abbreviare i tempi di cottura come ho fatto io le prime volte , scgliendo temperature più alte, altrimenti il centro della torta rimane della consistenza di una crema ( buono, per carità, ma non bello da vedere) e il bordo si sbruciacchia.
Nota a piè di pagina n. 3: Non abbiamo ciliegi e comprare le ciliegie per fare un dolce sembra (e forse è) uno spreco, visti i prezzi, ma questa torta è tanto buona che - almeno una volta all'anno - questa pazzia mi sembra lecita...
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