Il post di accompagnamento a questa ricetta era già scritto, ma - un po' come capitava ai tempi in cui ero una brava studentessa dalla penna scorrevole e scrivevo il tema e lo rimaneggiavo in corsa nel trasferimento dalla brutta al famoso foglio protocollo - l'ho buttato nel cestino.
Era - diciamolo francamente - un po' lamentoso e non rispondeva in nulla al mio spirito di oggi, influenzato dalla elettricità del temporale scoppiato all'alba e reso irrequieto da uno dei tanti scontri che segnano queste giornate lavorative tese e complicate.
Nel pomeriggio, sistemate anche quelle scartoffie che era stato impossibile chiudere prima, ho riordinato la scrivania e spento il pc e ho strisciato il badge non per tornare a casa nel mio raro pomeriggio quasi libero e trasformarmi nella colf, ma per andare a prendere la Pulce all'uscita pomeridiana da scuola e portarlo a mangiare il gelato "in città". Dieci minuti di autobus di linea (la mia patente è una decorazione al merito, bella, ma inutile) e ci siamo lasciati alle spalle il grigio paesotto dove sono il mio ufficio, con il suo carico di preoccupazioni, e la sua scuola piena di lettere, numeri e cartelloni.
Una coppetta a tre gusti, scelti dopo lunga meditazione, un'occhiata al mio negozio di scarpe preferito per scegliere un paio di sandali (che non ho comprato), le chiacchiere della Pulce che mi ha confidato che - essendo un maschio - ha diritto a una t-shirt mimetica, la piazza dove quando ero ragazza si teneva anche il mercato e che ora è il salotto buono, sul quale si affacciano balconi fioriti in un'eplosione di colori che mi è sembrato di vedere solo oggi, una sposa elegantissima sul lungolago, una vela azzurro turchese che scivolava silenziosa, quasi irreale e un unico acquisto per me: una cassettina di fragole tentatrici, che spero dolci come quelle già comprate la scorsa settimana e trasformate in questa banalissima marmellata, o meglio
CONFETTURA DI FRAGOLE
Ingredienti
1 kg di fragole
600 grammi di zucchero
mezzo limone
Procedimento
Lavare e modare le fragole, tagliandole a pezzetti abbastanza piccoli. Unire, per ogni kg di fragole, 600 grammi di zucchero e il succo di mezzo limone. Cuocere a fuoco medio, eliminando man mano la schiuma, fino a che la marmellata ha raggiunto la densità desiderata (o per intuito felice o con la solita prova della goccia di marmellata sul piattino). Passare con il frullatore a immersione per rendere la marmellata più uniforme; a me però piace trovare qualche pezzetto di futta e quindi ho tenuto da parte qualche cucchiaio di marmellata non frullata e l'ho aggiunta al resto, prima di invasare e sterilizzare.
Nota a piè di pagina n. 1: una foto della città non c'è...ero senza macchina fotografica: ognuno la immagini come vuole.
Nota a piè di pagina n. 2: visto come sono brava in matematica? speriamo che la Pulce in questo abbia preso da suo padre che con i numeri ha maggiore dimestichezza.
Nota a piè di pagina n. 3: la maglietta mimetica per la Pulce non l'abbiamo trovata, ma una verde militare con un teschio (orrenda) sì: di solito sono abbastanza teutonica, ma - ogni tanto - va accontentato anche lui........
Nota a piè di pagina n. 4: le fragole della foto iniziale, però, non sono quelle comprate; sono poche, non bastano per la marmellata, ma sono dolcissime e vengono dall'orto della nonna. Le piantine che l'anno scorso erano l'uovo di Pasqua del sig. Darcy sono cresciute!