martedì 30 agosto 2016

A ciascuno la sua estate

Ma voi, voi vi ricordate le vacanze dei tempi di scuola? Sì, non le ferie che si chiedono, si contrattano  e e si concentrano in una manciata di giorni ad agosto, ma le vacanze vere, quelle che spettavano di diritto dopo la pagella, quelle trascorse da bambini tra giochi e letture infinite? Quelle vacanze durante le quali il tempo non aveva dimensioni, le uniche preoccupazioni erano i compiti da finire, le immagini dal mondo colori sfuocati e lontani che non lasciavano segno ?

Ecco io quelle vacanze le ho riviste nell'estate della Pulce, che  ha giocato alla scuola estiva, ha vissuto l'esperienza di non essere figlio unico, per la prima volta è stato da solo lontano da casa, ha fatto capricci per imporre i suoi gusti, ha obbedito col muso lungo,ha scoperto che la sua ostinazione non è nulla di fronte alla mia, ha conosciuto amici di carta che  - tanto tempo fa - erano anche amici miei, ha  provato che qualche volta si vince e tante volte si perde, soprattutto ha trovato la sua "casa sull'albero" per dimenticare il tempo, immerso nell'incanto della lettura,


E io? io ho vissuto un'estate in cui ho trovato una dimensione nuova nel mio lavoro, ho cercato la bellezza nelle piccole cose e la meraviglia in un paesaggio che mi è spettacolo quotidiano e che - forse proprio per questo - guardo senza vederlo; un'estate in cui avrei voluto  e non ho potuto, un'estate in cui ho messo da parte progetti e idee per cercare di mantenere impegni; un'estate in cui i sorrisi hanno nascosto preoccupazioni e malinconie, un'estate in cui, mentre  la Pulce corre davanti  a me e mio padre è invecchiato di colpo, riaffiorano i ricordi di tanti estati passate i cui attori hanno ormai  lasciato la scena o cambiato definitivamente  ruolo.


Per fortuna è stata anche  un'estate che ha portato  colori e profumi.....



Gnocchetti al basilico con pesto di pomodorini

Ingredienti

per gli gnocchetti

300 g di ricotta vaccina
250 grammi di farina bianca
10/15 foglie di basilico
1 cucchiaio di acqua gelata
2 o 3 cucchiai di grana
1 uovo


per il pesto

una decina di pomodorini 
3/4 foglie di basilico
1 manciata di pinoli
grana
olio extravergine di oliva

Procedimento

Frullare le foglie di basilico con il frullatore ad immersione con l'acqua ghiacciata.
Mescolare in una terrina la ricotta, la farina, l'uovo, il grana e la cremina di basilico.
Aggiustare di sale ed aggiungere eventualmente un po' di farina se l'impasto è troppo molle (la consistenza dipende anche da quanto è bagnata la ricotta).


Lasciar riposare un quarto d'ora; nel frattempo portare a bollore l'acqua e preparare il condimento pestando i pomodorini lavati, tagliati a metà e privati dei semi con le altre foglie di basilico, la metà dei pinoli il grana e l'olio, in modo da avere un "pesto" piuttosto grossolano.


Buttare nell'acqua in ebollizione salata delle piccole noci di impasto aiutandovi con due cucchiaini ; quando gli gnocchetti (pochi alla volta) vengono a galla prelevarli con il mestolo forato, scolarli per bene. Servire ben caldi con una cucchiaiata di pesto e qualche pinolo.

 


Nota a piè di pagina n. 1 : la ricetta base è quella che mia suocera utilizza per gli gnocchetti di spinaci o di erbette, ma si presta ad infinite variazioni (utili per far mangiare la verdura alla Pulce...)

Nota a piè di pagina n. 2: li volete più "aggressivi"? pecorino romano al posto del grana

Nota a piè di pagina n. 3: non vi dirò mai in quale foto ma in una si vede anche la casa di Fiordisambuco

Nota a piè di pagina n. 4: il miglior antidoto per i pensieri malinconici? le mani in pasta, in senso lato

mercoledì 10 agosto 2016

Meglio come cuoca


 

Lo scenario: uno splendido sentiero con vista sulle Dolomiti, tra prati e cielo

I protagonisti: la famiglia Fiodisambuco

La trama: escursione elementare di maso in maso, dislivello 300 m, in una giornata tersa e perfetta

La musica: monotona melodia per voce sola di cantore col muso lungo ... " Ho caldo ho sete  quando siamo arrivati quanto manca è troppo in salita quando torniamo quando mangiamo ho caldo ho sete quando siamo arrivati quanto manca è troppo in salita quando torniamo quando mangiamo ho caldo ho sete quando siamo arrivati quanto manca è troppo in salita quando torniamo, quando mangiamo ho caldo etc...."

Una brava mamma in queste occasioni non perde la pazienza: io sì.
Ma io, sempre di più, mi rendo conto di non essere una brava mamma.
Sono meglio come cuoca.

Pesce spada in tortiera

Ingredienti
(per una tortiera di circa 20 cm di lato - 4 porzioni)

Per la pasta
250 g di farina bianca
80 g di burro freddo
1 uovo
mezzo bicchiere circa di vino bianco secco

Per il ripieno
3 tranci di pesce spada (alti circa 1 cm)
15 - 20 pomodorini
10 - 15 olive nere
foglioline di timo e origano freschi
pan grattato
uno spicchio di aglio
olio extravergine di oliva

Procedimento


In una terrina impastare, con la punta delle dita,  la farina con il burro freddo a cubetti e l'uovo fino ad avere delle grosse briciole; aggiungere il vino bianco (poco alla volta, non è detto che serva tutto) fino ad  avere una pasta morbida e compatta. Mentre la pasta riposa, tagliare il pesce spada a cubetti di circa 1 cm di lato, dopo aver tolto la pelle ai tranci e tagliare a metà i pomodorini, eliminando i semi.


Rosolare lo spicchio di aglio in una padella ampia con 3 cucchiai di olio; aggiungere il pesce  e far cuocere a fuoco vivace per qualche minuto; togliere il pesce dalla padella con il mestolo forato e far saltare nello stesso condimento i pomodorini tagliati, facendoli appena appassire; unire ancora il pesce, le olive, le erbe aromatiche, aggiustare di sale  e cuocere per pochi minuti ancora per amalgamare i sapori.


Mentre il pesce si raffredda, ungere e cospargere di pan grattato una teglia rettangolare; dividere la pasta in due parti e stenderla in due sfoglie; rivestire la teglia con la sfoglia più grande; versare nell'involucro di pasta un paio di cucchiai di pan grattato, il pesce con le olive e i pomodorini; aggiungere ancora qualche fogliolina di timo e origano; coprire con la rimanente sfoglia stesa, sigillare bene i bordi e punzecchiare la superficie con i rebbi di una forchetta.


Infornare in forno caldo  a 200° e lasciar cuocere per una mezz'ora; la superficie deve essere ben dorata e croccante.
Servire calda.


Nota a piè di pagina n. 1: la preparazione è ispirata  - semplificandola ed adattando gli ingredienti alla mia cucina - . ad una ricetta pubblicata su un vecchio numero di "Sale e Pepe"

Nota a piè di pagina n. 2: "Povero bambino - dirà qualcuno - trascinato controvoglia nella noia di una vacanza in montagna...." e invece no: la vacanza nel maso della sig,ra Z è attesa con gioia dalla Pulce che è rimasto malissimo quando - causa gli acciacchi del nonno - si era pensato di rinunciare per quest'anno. Non solo....non è lui che fa fatica: lui e suo padre affrontano salite e discese come stambecchi,  con passo leggero e ginocchia salde mentre io sembro ormai un appesantito camoscio artitrico. E solo che la Pulce cresce e si impunta: sarebbe così facile cedere ad ogni richiesta, così comodo lasciar correre, così riposante rinunciare a fare quello che desideriamo noi per non sentire lamentele e capricci,... ma .......