sabato 18 febbraio 2017

Giovedì gnocchi


 
Giovedì gnocchi?
No, qui giovedì mercato…. Porto la Pulce a scuola per le 8 e poi una scappata veloce al mercato.
Di solito il percorso prevede un’occhiata  alla bancarella di abbigliamento dove marito e moglie, mi sciorinano sotto il naso gli ultimi  arrivi, cercando di  convincermi che starei benissimo con quel vestitino (blu, ma cortissimo!) o con quella maglietta con una fantasia delicata ma tempestata qua e là di lustrini e paillettes …, una fermata davanti al furgoncino di un’altra coppia che - tra le innumerevoli cianfrusaglie (lanterne a pila, cuori luminosi …) -  nasconde  cornici in legno o piccole decorazioni davvero graziose. A volte c'è tempo per un’occhiata al banco a fianco delle cianfrusaglie: qui su maglioni, gonne e pantaloni fine serie a prezzi stracciati e tutti ordinati rigorosamente per colore,  impera  - di solito - una attempata signora  truccatissima così arrogante e antipatica che io  mi fermo solo se  c’è la nuora.
Il giro, detto familiarmente “il giro veloce” perché con 20 minuti disponibili  non c’è tempo da perdere, termina, per ovvie ragioni di “trasporto pesi” con gli unici acquisti davvero necessari, quelli di frutta e verdura, dal quel  fruttivendolo di cui ho già detto qui e  che – come ogni fruttivendolo del mercato che sia degno di questo nome – appella tutte le donne (di ogni età, altezza, sagoma e ingombro) con un sonoro “Buongiorno stella!” che una volta mi imbarazzava e adesso mi fa sorridere.
Poi via, a passo di carica con la borsa  a tracolla e le borse degli acquisti distribuite come la soma di un cammello, per arrivare  in ufficio prima delle 8.30… 

Ieri, la coppia di incantatori era ancora alle prese con la sistemazione della merce, i venditori di chincaglieria mancavano, la suocera arcigna era al suo posto di  combattimento …. Sono arrivata fino in fondo, dove lo scorso anno, sono comparse (al posto del pescivendolo), vicino al camioncino della merceria,  due ragazze che vendono fiori: ma non  i fiori “da cimitero” che  - mescolati alle piantine di insalata e di pomodori – si trovano nei mercati di  paese  come questo …: da loro si trovano, a seconda della stagione, rami carichi di bacche rosse, bouquet di fresie dai colori pastello, mazzi di cardi  violetti e verdi …
Ieri  avevano esposti  tulipani, con il bulbo, ma senza terra, avvolti in carta trasparente …. bellissimi: ho rinunciato a tornare dalla coppia di incantatori dove, tra la merce in saldo, qualcosa avrei trovato (non corto e senza lustrini) e me ne sono andata dal mercato con dieci tulipani lilla…
Oltre, ovviamente, alla frutta e verdura, tra cui un cespo di scarola che mi è servita per ..... gli gnocchi

GNOCCHI DI RICOTTA E SCAROLA


1 cespo di scarola
300 g di ricotta vaccina
250 grammi di farina bianca
2 o 3 cucchiai di grana
2 uova
1 spicchio di aglio

per  il condimento
3/4 acciughe (se possibile sotto sale, ma io le avevo solo sottolio)
una cucchiaiata di pinoli
olio extravergine di oliva

PROCEDIMENTO

Mondare la scarola, eliminando le foglie esterne rovinate, lavarla bene e farla cuocere in padella , prima coperta con il coperchio (la mia nonna avrebbe detto "farla scaltrire") e poi senza, per asciugarla bene, aggiungendo anche uno spicchio d'aglio per insaporirla.


Lasciarla raffreddare e tritarla finemente.
Mescolare in una terrina la ricotta, la farina, le uova, il grana e la scarola tritata.
Aggiustare di sale ed aggiungere eventualmente un po' di farina se l'impasto è troppo molle (la consistenza dipende dalla ricotta e da quanto è ben asciutta la scarola).
Preparare il condimento facendo sciogliere in una padella ampia con  poco olio le acciughe (eventualmente dissalate) e tostare in un padellino antiaderente i pinoli  (senza farli bruciare!).


Portare a bollore l'acqua, salarla e buttare  delle piccole noci di impasto, usando due cucchiaini; quando gli gnocchi vengono a galla scolarli con il mestolo forato e passarli nella padella con le acciughe sciolte; quando tutti gli gnocchi sono pronti farli saltare rapidamente in padella, condire con un filo di olio extravergine e i pinoli tostati. Servire caldissimi. 


Nota a piè di pagina n. 1: senza il condimento con le acciughe li mangia anche la Pulce...

Nota a piè di pagina n. 2: se ci sono la settimana prossima mi compro i ranuncoli....